Da dove inizio?
Da Margherita che senza che io le chiedessi niente a Gubbio ha voluto che potessi visitare la cittadina con le spalle libere offrendosi di custodirmi lo zaino nel suo negozio di antiquariato e poi quando sono tornata a prenderlo voleva che andassi a dormire in un suo appartamento?
O dal signore di Ponte d'Assi che mi ha riempita di pomodori del suo orto per il solo fatto di avergliene chiesto uno per la cena?
O dalla ragazza che mi ha riempito la bottiglia di acqua fresca all'inizio di Valfabbrica, e che ha chiamato subito sua sorella per farle vedere una pellegrina sola, come lei era stata sul cammino di Santiago e così si è parlato di quello mentre il sole se ne andava dietro i monti e io dovevo ancora trovare l'ostello?
O dalla famiglia allargata incontrata alle porte di Biscina, alla quale ho solo chiesto se ero sulla strada giusta per il castello e mi sono ritrovata seduta in compagnia sotto un portico a bere birra e mangiare un piatto intero di paste, in onore dei 50 anni di una simpatica signora? O da Angela che senza quasi conoscermi mi ha ospitato per la cena e per notte nella sua casa di Assisi?
O dai vecchietti super-arzilli di Spello ai quali ho chiesto informazioni sulle strade e mi hanno intrattenuta sempre con pillole di saggezza e facendo a gara uno con l'altro per essere il più divertente e galante, offrendomi un letto a casa loro, strizzandosi l'occhietto?
O dalle anziane di Trevi, che mi hanno detto che un sorriso ed una parola buona fa tanto bene ai vecchietti, e io a dire che fa tanto bene a tutti, ma proprio a tutti... 
O da Ivana, grande cuore di Foligno, che mi ha letteralmente scortata con la sua bici in giro per la città a trovare una sacrestia che mi mettesse un timbro sulla credenziale, e raccontandomi i suoi sogni di camminatrice distrutti da un marito un po' pigro e un po' invalido mi ha offerto un letto a casa sua, ma era presto per fermarsi, quel giorno, così mi ha portata in una norcineria ed entrando con la scusa di prendere la carne per i suoi gatti ne è uscita con sette, dico sette, salcicce secche tutte per me, per dimostrarmi la sua stima e per onorare il mio coraggio....?
Ne ho incontrata di buona e bella gente da Gubbio a Spoleto!!!
E' stato il mio cammino povero, quello che desideravo, proprio come lo avevo immaginato. Pellegrini quasi nessuno: ho camminato sola costantemente circondata da una miriade di farfalline di ogni colore a farmi festa.
Sono stata bene con me stessa, ho dormito nei Monasteri per pochi euro (la tenda nessuno ti da il permesso di montarla) non mi è mancato niente. Ma proprio niente.
Il cammino povero si può fare.
Ed è meraviglioso!
Un sorriso! |