Eugenio
Le esperienze forti vanno
lasciate decantare e così ripensando oggi al cammino meditativo di giugno
mi sono chiesto:
cosa viene a galla dopo due mesi?
L'immagine ricorrente si
riferisce ad un momento ben preciso, quando, al Cerbaiolo, di ritorno dalla
cappella di sant Antonio, Marisa la nostra guida spirituale (“a quando Signore,
lasceremo più spazio al femminile?!”) ci
invitò a camminare lentamente, in fila indiana, in silenzio.
Ripenso con
piacere quella soleggiata mattina d'inizio estate, immersi nell'ombra di questo
secolare bosco dove rocce e alberi si dividono armoniosamente gli spazi, dove
anche noi piccoli esseri viventi ci siamo sentiti accolti e quindi parte integrante di questo
ambiente magico.
L'invito di Marisa è stato
semplicemente quello di aprire bene i sensi del corpo e dell'anima, lasciando
scorrere dentro di noi le sensazioni che fluivano.
Questa esperienza ripetuta poi
ogni giorno mi ha fatto percepire l'inutilità, vorrei dire lo sperpero che
facciamo quotidianamente di parole. E' forse venuto il tempo, ed è questo, in
cui la nostra preoccupazione deve essere il togliere, il trovare ed eliminare
gli orpelli, oserei dire diminuire gli impegni, per poi lasciare più spazi, più
tempo, più vuoti, più silenzio.
Buon cammino
Eugenio pellegrino
Teresa
Il tempo fugge e noi lo si
vorrebbe trattenere...rimanere in quel tempo di tanti momenti felici
che la nostra vita ci ha donato.
Il tempo dei dieci giorni di
giugno vissuti durante il Cammino Meditativo è stato uno dei tanti tempi belli che il buon Dio mi ha donato lungo il cammino
della vita che mi vede ormai nonna.
Dieci giorni stupendi, ricchi di
emozioni e sentimenti svariati in compagnia di persone che hanno lasciato un
po' di se in me.
Sono alla terza esperienza di
cammino con a fianco il mio fedele Eugenio che, dopo la sua prima esperienza a
Santiago, mi ha coinvolto immergendomi in questo mondo fantastico dove (come
dice l'ultimo libretto di Angela)...”Camminare è già Pregare”.
A giugno non c'era ancora questo
prezioso libretto, ma abbiamosperimentato pienamente il valore del cammino come preghiera.
E questo
non solo nei momenti in cui ci si fermava per meditare o leggere brani della
vita di Francesco... i paesaggi della dolce terra toscana e umbra, le bellezze
artistiche, gli incontri di realtà locali dove si veniva a contatto con persone
veramente speciali, e soprattutto le nostre relazioni.
Penso che ognuno di noi
sia tornato a casa con lo zaino più pesante non di cose ma di emozioni e di sentimenti che riempono il cuore e che
dimostrano che questa umanità é ancora capace di amare e di lasciarsi amare.
Ohh se tutti facessero più
cammini!
Abbiamo avuto la gioia (Eugenio
ed io) di avere con noi anche Simona: la nostra nipote di 18 anni, mascotte del
gruppo e regalo per noi, da parte sua, l'aver accettatto il nostro invito.
Grazie Angela, Marisa, Patrizia ... grazie amici pellegrini che avete condiviso con
noi questo
tempo che ormai fa parte del
tempo del più lungo cammino.
Buon cammino a tutti e
soprattutto ... BUEN CAMINO al gruppo che in questi giorni stanno percorrendo
gli stessi sentieri.
Leggo ogni giorno il Blog dove Angela ci tiene al corrente
di cosa stanno vivendo i pellegrini del cammino meditativo di
turno ... OM OM OM ... oh quanto vorrei essere con loro ... ma in questo
momento sono chiamata ad altro....e cammino con loro ..... OM OM OM ...
Teresa